venerdì 20 novembre 2009

Il ciuccio di Nina



"Quando smetterai di tenere sempre quel ciuccio?" chiede la mamma. "Mai!", risponde Nina, "è il mio ciuccio!". "Ma quando sarai grande dovrai pure sbarazzartene!". Nina si mette il ciuccio in bocca. "Affolutamente no!".
"Lo porterai anche quando andrai a spasso?".
"Ficuro! Affieme ai bifcotti al cioccolato!"
"Anche quando andrai in piscina?"

"Fi! Ci farò i tuffi e le immerfioni!"
"E quando sarai grande e andrai a lavorare? Non




te ne separerai proprio mai?"
"No, no! Il mio ciuccio ftarà sempre con me!"
"E quando ti sposerai?"
"Ftarà beniffimo con il mio veftito!"
Dopodichè, Nina va a passeggio.
Improvvisamente, un lupo esce dal bosco.
Un lupo spaventoso, cattivo, e affamato.
"Aargh! Bambina, adesso ti mangio!"
"Ehi!", esclama Nina, "Laffiami ftare!"
"Come?", chiede il lupo, che non ha capito.
Nina ripete: "Laffiami ftare!".
Il lupo continua a non capire una parola.
"Eh? Cosa hai detto?"

Nina si leva di bocca il ciuccio e urla:
"Sei brutto, cattivo e puzzi!
La-scia-mi sta-re!"
Il lupo va su tutte le furie.
"Ah si? sono brutto? Sono cattivo? Puzzo?
Sta' a vedre, marmocchia..."
Paff!
"Tieni, succhia questo. Ti calmerà".
Di colpo il lupo non ha più voglia di mangiarsi Nina.
Il lupo spaventoso, cattivo e affamato è diventato
un cucciolo tenero, dolce e coccolone.
Sorridendo sparisce nel bosco. Non tornerà mai più.
Nina rientra in casa.
"Dov'è finito il tuo ciuccio?", chiede la mamma.
"Spero tu non l'abbia perso!".
"Oh no", risponde Nina, "L'ho regalato a qualcuno che
ne aveva veramente bisogno!".

1 commento:

AtelierPedagogistaLucia ha detto...

Volentieri seguo il tuo blog, visto che anche io sono educatrice di nido e conosco molto bene questi testi per l'infanzia!!! Se vuoi passa da me: http://approcciopikleriano.blogspot.it/

A presto!!!